CONTRIBUISCI CON LE TUE PAROLE!
Una raccolta sul campo
di privati codici generati
da realtà sociali ristrette,
messi a punto e condivisi.
Una comunicazione linguistica
in continuo divenire,
calibrata verso il mondo.
parola che probabilmente per lui (Nozdrëv) designava il massimo grado di perfezione.
Nikolaj Vasil'evič Gogol, “Le anime morte”, Capitolo quarto, 1842
Suono onomatopeico per indicare profonda conoscenza della materia su cui verte la conversazione.
Leggi tutto...Termine per definire una prostituta in uso nelle Marche. [anche Trofello, Manfrò, Manfrero].
Leggi tutto...agg. , fam. – 1. Gradevole alla vista, grazioso: una ragazza c.; anche iron.: quanto sei c. quando fai le smorfie! 2. Piacevole, spiritosa: una storiella c.; ne ho sentita una proprio copice. 3. fig. Gentile, delicato, garbato: una persona c.; un gesto copice.
Leggi tutto...Agg. [voce fonosimbolica]. Si usa per indicare cibi che legano la lingua e il palato
Leggi tutto...s. f. [dalla ricorsività del suono di stupore e le suo eco ideale, coniato da Joseph Conti
Leggi tutto...(essere come un) Dicesi di una Persona che si crede bella, ma è troppo agghindata e appare ridicola.
Leggi tutto...s.f. (m. -to) per dire che qualcosa è in disordine, o per le persone che si trovano un po' sotto sopra.
Leggi tutto...