Otopia
s. f. [dalla ricorsività del suono di stupore e le suo eco ideale, coniato da Joseph Conti
nel suo famoso libro Delle mie vite parallele(0000), con la voce latina OT * inanis est referre de eo « OT * è vuoto riferire in merito ».–1. Non necessiti più di rappresentazioni celebrative né d’esperienze identificabili ad un solo stile ma che nell’irripetibilità dell’operazione ototopica costituisca l’essenza stessa dell’”ismo” terminale, sempre più ricca di presenze apodittiche (in questo senso ototopia è stata contrapposta a conveniente). 2. estens. Ototopia, abbandonanza, otoprogetto, deaspirazione che non può avere ma essere: la perfetta sostanza immutabile ed eterna è causa di se stessa è un’o.; la fine di un’inizio un’o.; queste sono ototopie!
Autore: Joseph Conti
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